year : 2011 12 results
  • Homo Sapiens, la grande storia della diversità umana

    La mostra "Homo sapiens, la grande storia della diversità umana" risente positivamente del lungo soggiorno dei due curatori principali Luigi  Luca cavalli Sforza e Telmo Pievani in ambito anglossassone: il primo ha insegnato genetica a Stanford in California per buona parte della sua vita professionale, il secondo, invece, ha perfezionato la sua specializzazione in biologia evolutiva e filosofia della biologia presso l’American Museum of Natural History di New York per poi tornare a lavorare in Italia.

    Il background statunitense si sente molto in questa mostra concettualmente e strutturalmente diversa da quelle a cui siamo abituati qui in Italia: l'effetto scenografico è di forte impatto, tanto da catapultarti subito nel Pliocene attraverso il diorama di apertura in 3D che fa assistere al fenomeno della formazione delle impronte fossili di Laetoli. Orme lasciate da ominidi della specie Afarensis, il cui fossile più famoso, Lucy, fa da apripista al lungo percorso della mostra. ...
  • La memoria dei contadini: un convegno molte riflessioni

    Si è conclusa da circa una settimana la manifestazione “La memoria dei contadini. Musei, biodiversità e saperi della terra”, alla quale ho partecipato ospite del Comune di Santarcangelo di Romagna come relatrice a una delle due sessioni del tavolo dedicato a "Musei e Saperi della Terra". Un’occasione interessante non solo per presentare un lavoro ma anche per osservare il percorso che l’antropologia sta conducendo nel ripensare la museografia e in special modo quella dedicata al mondo contadino. E lo fa ponendosi tutta una serie di interrogativi indice del fatto che, al pari dei musei, sta rivitalizzando il suo operato indirizzandosi come materia applicata e non solo teorica. L’antropologia dell’alimentazione, o della produzione degli alimenti è sempre stata vista dagli antropologi come materia poco dignitosa per un’indagine seria, scrupolosa, scientifica e quando lo ha fatto è accaduto sempre in relazione a studi in cui il cibo era espressione di un fenomeno altro, quasi un corollario. Ora qualcosa sta cambiando. E’ un buon segno quello di antropologi che si incontrano e si mettono a parlare di agricoltura; sta nascendo un’etnografia delle agricolture contemporanee che dialoga con una museografia dell’agricoltura contemporanea per fare sì che i musei si trasformino in presidi del territorio. ...
  • Mappa cerebrale dei sapori, dieta e cervello, Homo erectus e la sua cucina

    Il numero in edicola di Le Scienze (Ottobre 2011) mi ha regalato, oltre alla solita godibile lettura, anche tre notizie di antropologia alimentare a firma del giornalista scientifico Giovanni Sabato. Ve le riporto, perchè veramente interessanti, buona lettura! Una discussa mappa cerebrale dei sapori Il gusto non funziona come l’olfatto. Ciascuno dei tanti tipi di recettori olfattivi risponde a una gamma di odori diversi, ed è la loro combinazione a identificare il singolo odore. Charles ...
  • L’Open Source Ecology

                  Dall’ecoantropologia alla Open Source Ecology sembra che la distanza sia minima, mi ritrovo così a riflettere su come, inevitabilmente, le cose stiano cambiando proprio in base a quanto contenuto nel mio precedente post. Leggendo La Repubblica del 17 agosto 2011, a firma di Jaime D’Alessandro, mi imbatto in un articolo che mi colpisce subito dal titolo “Turbine, trattori e pannelli solari, il kit per una civiltà in miniatur...
  • L’antropologia secondo Philippe Descola: l’ecoantropologia

    Qualche giorno fa è uscita su La Repubblica un’intervista a Philippe Descola ( a cura di Marino Niola), erede della cattedra che fu di Lévi-Strauss al Collège de France. Leggendola non ho potuto fare a meno di vedere come parte del pensiero di Descola si riallacci a quello di Serge Latouche, sarà che in Francia l'antropologia non si guarda troppo l'ombelico (come qui da noi) e lavora con una prospettiva sia teorica che pratica, o comunque con un occhio attento al futuro e alle implic...
  • La Trasmissione culturale, cos’è e a cosa serve?

    Della trasmissione culturale sappiamo che ci circonda, compenetra tutto, ma non sappiamo – in definitiva – come funziona, a cosa serve, a cosa può servirci. Volendo essere brevi questa è il processo tramite il quale l'informazione passa da un individuo all'altro attraverso meccanismi come l'apprendimento sociale, l'imitazione, l'insegnamento o il linguaggio. Ma il discorso è un po’ più complesso e affascinate da conoscere. Basti pensare che la trasmissione culturale è una componente ...
  • L’archeologo e l’uva – vite e vino dal Neolitico alla Grecia arcaica di Patrick E. McGovern

    Sempre più spesso si sente parlare di mirabili scoperte archeologiche sul vino più antico: l’ultima lo data al 6100 a.C., collocando la sua “invenzione” in Armenia. Sicuramente il vino, è ancora più antico di questa datazione. C’è una differenza sostanziale tra vino del Paleolitico (da 2,5 milioni a 10.000 anni fa circa) e vino del Neolitico (dal 8.500 al 4000 a.C. Circa). Patrick E. McGovern lo racconta in questo suo libro: un’introduzione scientifica allo studio del vino in ...
  • #Barbera2: Vitico(u)ltura e Twitter

    Che cosa devi aspettarti quando un evento nasce su Twitter? Quando per mesi lo vedi nascere, crescere, arricchirsi seguendo sia Gianluca Morino @gianlucamorino che Monica Pisciella @Wineup trascinare tutti in un'avventura fatta di vino, territorio e persone? Ti aspetti una degustazione di 5 barbera piemontesi e 5 californiane introdotte da qualche accenno di antropologia, agronomia, enologia e sociologia. Ti aspetti le presentazioni appassionate dei produttori PDC Wines, Cascina Gilli, ...
  • Il caso della Melanzana ebrea ovvero #siamoalverde

    Da qualche giorno su Twitter è stato inaugurato un nuovo hastang #siamoalverde per evidenziare una discussione nata da una riflessione di Vittorio Rusinà aka @tirebouchon. Vittorio si chiedeva come mai, nella maggioranza dei ristoranti italiani, è difficile trovare ricette a base di verdure. La presenza di vegetali come contorno è indubbiamente presente, l'interrogativo riguardava proprio sulle verdure in quanto ricette  uniche, a sostituzione di un primo o di un secondo (se non di ...
  • La specie prepotente di Luigi Luca Cavalli-Sforza

    Luigi Luca Cavalli Sforza ha fatto della divulgazione scientifica il baluardo della sua missione di scienziato. Non basta fare ricerca, bisogna anche essere in grado di rendere fruibile, accessibile a tutti il frutto di tanto lavoro. Nei libri di Cavalli-Sforza si sente la sincera passione che può derivare unicamente da un'esperienza professionale vissuta come piena consapevolezza dell'importanza di far interloquire la scienza con le persone: sono testi chiari, semplici senza perdere in ...
  • I misteri del monte di venere di Duccio Canestrini

    Duccio Canestrini è sempre stato un antropologo eclettico e fuori dagli schemi; il suo ultimo libro, "I misteri del monte di venere", sin dal titolo si presenta abbastanza singolare. Già, perchè parlare della.. della... già - come evidenzia il nostro autore - il problema inizia proprio qui: come chiamarla? Superato l'empasse possiamo addentrarci in questo agile volumetto, di semplice lettura e molto accattivante. Affrontare una tematica un pò scottante come l'etnografia del sesso femmin...
  • La verità, vi prego, sulla dieta mediterranea #1

    La notizia che la dieta mediterranea è stata iscritta nei Beni Culturali Immateriali italiani dall'UNESCO, vittoria condivisa con Spagna, Marocco e Grecia, sinceramente mi ha alquanto perplessa. Non mi convincono né le motivazioni culturali né quelle biologiche (praticamente non considerate) alla base di questa scelta. Mi convince ancora meno questa politicizzazione di “patria alimentare”, che all'interno del bacino del Mediterraneo, crogiolo di popoli, lingue e saperi (oltre che ...