Che cosa devi aspettarti quando un evento nasce su Twitter? Quando per mesi lo vedi nascere, crescere, arricchirsi seguendo sia Gianluca Morino @gianlucamorino che Monica Pisciella @Wineup trascinare tutti in un’avventura fatta di vino, territorio e persone?
Ti aspetti una degustazione di 5 barbera piemontesi e 5 californiane introdotte da qualche accenno di antropologia, agronomia, enologia e sociologia.
Ti aspetti le presentazioni appassionate dei produttori PDC Wines, Cascina Gilli, Muscardini Cellars, Cascina Garitina, Boeger Vineyards, Vigneti Massa, Cooper Vineyards, Cascina Iuli, Rosa d’oro Vineyards e Varaldo.
Ma al resto no, non sei preparata.
Davanti ai 10 calici di Barbera, ciascuno con la sua storia e la sua spiccata personalità, sono rimasta frastornata, a tratti immalinconita, pensando che lì di fronte a me era concretizzata quella storia di persone e vini dipinta a tratti netti da Marco Manero nel suo post Vini migranti, vino e migranti.
Malinconia e orgoglio.
C’è stato poi il gesto simbolico, semplice e tangibile, dell’avvicinare uno di questi calici a una piccola barbatella di Barbera, a simboleggiare la fine e l’inizio del vino. Un atto profondo, anarchico (penso che Veronelli fosse stato presente avrebbe gongolato) che tante parole avevano promesso (premesso?) e che il gesto ha realizzato. Lo dobbiamo a Stefano Calosso e a sua moglie Valeria De Martini. Come sempre a loro dobbiamo il dono, per ognuno dei partecipanti, di una barbatella, 100 piante che insieme daranno vita a un piccolo vigneto.
Quando il gesto può più della parola.
Aspettando di vendemmiare, e bere il vino prodotto da questa piccola vigna, vi lascio il testo del mio intervento a #Barbera2.
4 Replies to "#Barbera2: Vitico(u)ltura e Twitter"
anna 26 Maggio 2011 (17:11)
short and sweet but so right!
Bruno Forieri 28 Maggio 2011 (9:08)
Continuo a leggere su #Barbera2 e si formano ancora nuovi pensieri… che costituisse un incontro ineressante e stimolante non avevo dubbi!
Organizzato da persone con assoluta professionalità e creatività grazie anche alla piattaforma sociale e esplosiva qual è twitter, unite dalla stessa passione, approfondire e comunicare un terroir (perdonate il francesismo, ma quanno ce vò, ce vò!).
Strategie innovative, ambientazione (vista attraverso il web) straordianaria e contributi essenzialmente emozionanti.
Tutto ciò e quello che si respira leggendo anche la tua relazione, Lucia e sono assolutamente d’accordo con te quando scrivi vitico(u)ltura. Può sembrare un scelta banale ma riesco a leggerla ancora in troppe poche occasioni.
Il mio pensiero? Hai semplicemente posto una base solida, indelebile e ricca a quel terroir! Ti fa onore!!!
buon lavoro,
bf
Lucia Galasso 29 Maggio 2011 (5:58)
Grazie Bruno… è un approccio che va ancora approfondito e “testato”, diciamo che il meglio deve ancora venire… #barbera2 ha aperto nuove possibilità di collaborazione tra discipline, professionalità e vino… chissà, chissà cosa ne verrà fuori! 🙂
Lucia Galasso 29 Maggio 2011 (6:00)
@anna sono felice che hai colto il messaggio che andava… dritto al cuore (o al cervello!), a presto!