• La presentazione del libro su Luigi Veronelli; di amicizie e riflessioni

    L'invito della presentazione

    E' passata già una settimana dalla presentazione del libro "Luigi Veronelli. La vita è troppo corta per bere vini cattivi" di Gian Arturo Rota e Nichi Stefi. Di questo libro ho già parlato brevemente quando, leggendone le prime pagine, rimasi incantata dalla "lettera aperta ai giovani estremi". Proprio grazie a questo post, Arturo e io iniziammo una bella corrispondenza fatta di scambi di idee, riflessioni e modi di concepire l'Uomo e il mondo venata di quell'impronta veronelliana che per Arturo è naturale, e che io ho sempre sentito mia. ...
  • L’Epifania tutte le feste le porta via…

    Siamo alle porte di una festività molto particolare, l'Epifania, che chiude le festività dedicate, anticamente, al solstizio d'inverno e ci introduce al Carnevale. Oggi ho ripreso il pezzo e l'ho arricchito di qualche informazione in più, in particolare sulla gastronomia dedicata a questa festa. Non si finisce mai di imparare... ...
  • I regali di Natale: la cena dei ricettari della Grande Guerra e un’apparizione in TV

    Questo 2012 sta terminando, domani sarà già Natale. Un Festività che mi prende un pò alla sprovvista quest'anno, sarà che non ha mai fatto veramente freddo (almeno qui a Roma), ma faccio ancora fatica a realizzare che è Natale! Dicembre è stato un mese ricco di novità, a livello professionale tutte entusiasmanti. L'antropologia dell'alimentazione trova sempre più interesse anche nei media, e non solo nei ristretti ambiti dell'enogastronomia di nicchia, o nelle  polverose aule accademiche... Insomma tra addetti ai lavori! ...
  • Lettera aperta ai giovani estremi di Luigi Veronelli

    Ho sempre amato molto Veronelli, una delle poche voci coerenti nel mondo dell'enogastronomia, che faceva del mondo contadino poca retorica, perchè più si vive lontani dalla natura e dai suoi ritmi e più è facile intridersi della più artificiosa retorica naturista. Così mi sono fatta un regalo e ho acquistato la sua biografia a cura di Gian Arturo Rota e Nichi Stefi (una co-edizione Giunti - Slow Food Editore), la leggo quasi famelica e mi blocco a pag. 18, inciampo maldestra nelle sue parole e mi metto a riflettere... E allora voglio riflettere e condividere con voi questa lettera scritta di suo pugno. Forse anche per consolarmi un pò. ...
  • Stati Generali della Pediatria “Nutrizione e salute dal bambino all’adulto”

    E’ stato con piacere che ho accettato di relazionare, il 17 novembre a Roma, alla seconda edizione degli Stati Generali della Pediatria, organizzati dalla Società Italiana di Pediatria, che quest’anno sono stati dedicati all’interessantissimo tema “Nutrizione e salute dal bambino all’adulto”. Un evento che si è tenuto in contemporanea in varie regioni d’Italia, in occasione della Giornata mondiale del bambino e dell’adolescente. L’obiettivo dichiarato nel programma dell’evento, e fortemente sostenuto in tutto l’arco della giornata, è stato quello di promuovere l'adozione di stili di vita salutari e di corrette abitudini alimentari sin dalle primissime età della vita. Comportamenti indispensabili per prevenire malattie mortali e invalidanti poi nell'adulto (diabete, ipertensione, malattie cardioischemiche, allergie, osteoporosi). ...
  • Musei accoglienti: un convegno, molte riflessioni… E Amalfi!

    Panorama Amalfi

    Non è passata ancora una settimana dal mio ritorno da Amalfi, splendida cittadina che mi ha accolto in occasione del convegno "Musei accoglienti: una nuova cultura gestionale per i piccoli musei" che vi si è svolto dal 5 al 6 novembre 2012. E' il terzo convegno che l' Assoziazione Nazionale  Piccoli Musei (APM) organizza con il fine di valorizzare i Piccoli Musei e promuovere una cultura gestionale specifica per queste realtà sparse su tutto il territorio nazionale. Se contiamo che i piccoli musei sono il 95% dei musei italiani ci rendiamo subito conto che il discorso merita una grande attenzione. Una missione da non sottovalutare quindi, questa della APM, voluta fortemente da Giancarlo Dall'Ara, Presidente dell'Associazione, convinto promotore del fatto che "I piccoli Musei sono diversi dai grandi musei. Non è solo questione di dimensione, spazi, e risorse economiche. Il problema é assai più ampio e riguarda il rapporto con la comunità locale, con il territorio, la gestione ed i profili professionali, i servizi offerti ai visitatori, le modalità espositive, il ruolo del museo...". ...
  • Le conseguenze impreviste della nascita dell’agricoltura tra paleodieta, salute mentale e benessere sociale – 1 parte

    Che accade se due libri, letti e comprati in occasioni differenti, danno vita a un unico filo conduttore? Il primo che ho letto è stato il libro di Spencer Wells Il seme di pandora dedicato alle conseguenze impreviste che la nascita dell'agricoltura ha prodotto nella nostra specie, il secondo invece è La Paleodieta di Robb Wolf dedicato a questo particolare regime alimentare che si rifà (pensavo per scherzo) a quello dei nostri avi prima della scoperta dell'agricoltura. Nessuno scherzo, solo un confronto scientifico che mi ha permesso di ricostruire il percorso alimentare che ci ha portato fino a oggi, nel bene e nel male. Cosa diamo per scontato quando parliamo di agricoltura? E cosa ci aspetta se continuiamo a permettere un utilizzo sbagliato di questa rivoluzionaria scoperta da parte dall'industria dell'alimentazione? Cosa ha a che fare l'agricoltura con il nostro benessere fisico e mentale? Mettetevi comodi, perché è una storia lunga e proprio per questo l'ho divisa in due puntate. ...
  • Alle origini della viticoltura: la Georgia

    A tavola oggi ho bevuto un vino armeno, ho chiuso gli occhi e ho cercato di immaginare di essere lì, a sorseggiarlo godendo della vista del monte Ararat. Il vino dell'Armenia ha una storia che ci ricollega alle origini della viticoltura mondiale. Tempo fa scrissi un articolo sull'archeologia enoica, e delle sue origini caucasiche. Ve lo ripropongo, emozionata dopo aver bevuto questo vino particolare, del 2005, nato in Armenia e oggi sulla mia tavola. Si viaggia nella storia e nei paesi anche così...

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  • Lezioni di vita e di cucina nella Napoli dei Quartieri Spagnoli

    Ho scoperto dell'inziativa di Tina e Angelo Scognamiglio leggendo le pagine dell'ultimo libro di Marino Niola  "Non tutto fa brodo", e ne sono rimasta deliziata.  La loro frutteria in vico Lungo Gelso 93 si è trasformata in una scuola di cucina napoletana per gli immigrati del capolouogo campano. [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GBO20BdN2JE[/youtube] Qui, nel retrobottega del negozio, ogni martedì alle 15,30 la signora Tina tiene corsi gratuiti di cucina a chiunque voglia partecipare, e la classe si fa subito multietnica: cingalesi, senegalesi, russi, cinesi magrebini, indiani, maschi e femmine si infilano il grembiule e imparano le ricette più famose della cucina partenopea. In un clima gioioso, dove i confini spariscono e il cibo diventa vettore di conoscenza reciproca, perchè si sa, come dice la signora Tina "davanti a un piatto di pasta siamo tutti uguali". ...
  • Dal Salam d’la duja al laboratorio di panificazione del Museo di Pastena

    Siamo entrati nell'autunno, presto arriveranno i primi freddi ed è piacevole pensare a una serata da passare intorno a un piatto che profuma di camino e di vecchi sapori, ormai quasi del tutto spariti. E' il caso del Salam d'la duja, antica ricetta per conservare la carne, nata in quella terra di confine che si estende da Vercelli a Novara, lungo la bassa Val Sesia poi a Mortara, Vigevano, Pavia, seguendo poi il Ticino fino a Mantova tra Po e Mincio. Terra d'acqua, da qui l'esigenza di conservare le salciccie non appese, ma immerse in un aromatico strutto speziato, che profumava e rendeva morbidissima la loro carne. Ne ho parlato per Lavinium memore della promessa di raccontare, di volta in volta, le origini di una ricetta storica dedicata ad uno dei metodi di conservazione del cibo. ...
  • Il Museo delle Culture di Riofreddo… e la sua tradizione culinaria

    Durante questa estate, passata per lo più in Abruzzo, ho avuto modo di girare per qualche museo per capire non solo un territorio ma anche come sono gestiti e tenuti i piccoli musei italiani. Il primo museo che ho visitato, al confine tra Lazio e Abruzzo, è stato il Museo delle Culture “Villa Garibaldi” di Riofreddo. Un museo dalle molte anime, visto che ospita ben quattro sezioni: archeologia, demoetnoantropologia, garibaldina e storica. A farci da guida è stata la Prof.ssa Annita Garibaldi Jallet, discendente di Ricciotti Garibaldi (figlio di Giuseppe e Anita). E’ grazie a lei che si deve la creazione di questo museo, nato per preservare la storia della sua famiglia così profondamente legata al paese di Riofreddo. ...
  • La Decrescita di Latouche e il paragone con la cucina

    In un periodo come quello che stiamo vivendo, dove un vecchio sistema si intestardisce a tramandare e riproporre schemi economici che hanno dimostrato tutta la loro debolezza e inconsistenza (a livello sociale ed ecologico) leggere "Come si esce dalla società dei consumi" di Serge Latouche può ...